L'ozono (O3 ), in natura si trova in grande quantità negli strati alti dell'atmosfera terrestre
(da 15 a 60 Km di altezza), e costituisce uno schermo alla radiazione ultravioletta del sole.
Nella troposfera invece è presente in basse concentrazioni, ma nelle aree inquinate ed  in
concomitanza a fattori  meteoclimatici favorevoli, può aumentare la sua concentrazione,
causando notevoli danni alla salute dell'uomo.
Al livello del suolo si forma la molecola di ozono quando le sostanze inquinanti, e i composti
organici volatili, reagiscono con la luce del sole.
I precursori dell'ozono sono di tipo antropico ( emissioni di veicoli a motore, industrie, etc. ),
e di tipo naturale ( terpeni, sostanze organiche volatili prodotte dalle piante ).
In estate, le particolari condizioni di alta pressione, le temperature elevate, la scarsa ventilazione,
favoriscono il ristagno e l'accumulo degli inquinanti e il forte irraggiamento solare innesca una serie
di reazioni fotochimiche che determinano concentrazioni di ozono più elevate rispetto al livello naturale
( compreso tra i 20 e gli 80 microgrammi per metro cubo di aria ).
I valori massimi si raggiungono nelle ore più calde della giornata, poi scendono durante la notte.
La presenza di elevati livelli di ozono danneggia la salute umana, provocando irritazioni agli occhi,
all'apparato respiratorio, e un senso di affaticamento. Tali effetti portano ad
una  maggiore predisposizione ad allergie e a crisi asmatiche.
Le soglie di informazione e di allarme sono le seguenti:
soglia di informazione : 180 µg/m3  per 1 h di esposizione
soglia di allarme : 240 µg/m3 per 1 h di esposizione.