Abitavo ancora a Varese quando nell'autunno del '99 decisi di posizionare sul balcone |
del mio appartamento quella termocoppia, protetta da un bulbo nero e collegata allo |
strumento Oregon scientific. Allora serviva principalmente per monitorare la temperatura che |
c'era all'esterno e adattare a quella temperatura i vestiti da indossare la mattina. |
Non ero più impreparato, non andavo più a "sensazioni", potevo anche evitare di aprire |
la finestra per cercare di capire che freddo faceva, tanto era quel termometro a dirmelo. |
Allora era una semplice "intuizione"; niente di più; una comodità che semplificava le cose |
e mi suggeriva i vestiti da indossare, poi la mia professione di tecnico, anch'essa molto |
legata a "questioni di temperature", mi hanno spinto a leggere e a scrivere i valori di |
temperatura che vedevo giorno per giorno. Prima i valori della sera, alle ore 23, poi i |
valori minimi della notte e quelli più critici del giorno ( critici perché il mio rilevatore di |
temperatura non era dotato di schermatura dai raggi UVA ). |
Poi iniziai a monitorare anche gli eventi che caratterizzavano la giornata: sole, acqua, |
vento, neve, brina, così da poter tracciare un clima della mia zona. Cominciai a riportare i |
valori in un grafico allo scopo di valutarne gli andamenti, giorno per giorno, mese per mese. |
Ad agosto 2000, cambiai casa, e da quella data le misurazioni assunsero un valore |
ancor più significatico. Costruii la prima capannina per schermare quel termometro, e |
così via fino ad arrivare ad una più accurata lettura con un sensore in radiofrequenza |
allocato nell'ultima capannina, finalmente su suolo erboso a 1,80 metri di altezza. |
Per ultimo la mia stazione meteo della Oregon, dotata di termoigrometro in schermo |
solare e di pluviomentro montati su di un palo nel prato e dell'anemometro a 10 metri |
di altezza, sul tetto di casa. |
Per molti può sembrare un passatempo idiota. Molti colleghi sorridevano di questa mia |
passione e quando sbagliavo previsione si accanivano con battute di ogni tipo. |
Adesso ho la soddisfazione di essere interpellato qualora si parli di tempo, di |
vento, di pioggia e di neve. |
Molti mi chiedono che temperatura ho registrato nella notte appena trascorsa e mi |
chiedono come sarà il fine settimana. Difficile da dirsi, ma poiché il tempo fa da sempre |
ciò che vuole, la risposta da dare è sempre molto soggettiva e io in questo ho molta |
fantasia. |
Come il vecchio del paese, posso dire di conoscere bene il mio topoclima, ovvero i |
fenomeni che contraddistinguono Gemonio. Sò quando arriva la brezza d'estate, quando |
si avvicina un temporale o quando sta per sopraggiungere il vento di foehn. E questo |
perché? Basta osservare il cielo, scrutare quelle nuvole e sapere che il vento freddo |
soffia da là: quella è la tramontana..che scende dal campo dei fiori: quel vento è il foehn, |
non arriva da est ma da nord, è forte,fastidioso, ma non è tanto freddo.E questo da sud? |
E' lo stau; soffia ogni pomeriggio. |
Posso dire che da quando abito a Gemonio, la temperatura massima che ha registrato |
il mio termometro è stata quella dell' 11 di agosto 2003 : 39°C. La temperatura minima è |
stata misurata il 6 febbraio 2012 con -14°C. |
Andando a leggere su tabelle e grafici si possono trovare i periodi di siccità, con totale |
assenza di piogge e periodi di inondazioni. |
E' da così poco tempo che guardo il cielo e faccio un database della mia zona, eppure |
non vi è anno uguale ad un altro. Ogni stagione ha le sue eccezioni e le sue piccole o |
grandi variazioni. Un inverno ventoso, un altro umido, un altro freddo. Un autunno di |
piogge torrenziali e di temperature miti, una primavera fredda, un estate torrida ed un'altra |
fresca. Ogni annata è degna di essere vissuta perché ha da raccontarci sempre qualcosa |
di nuovo e di diverso. |
Il minimo che posso fare è documentarla. |